martedì 11 dicembre 2012

Donatella Barbagallo: Quando la vita è un palcoscenico


Lunedì, 10 Dicembre 2012 Ilaria Guidantoni  

Il suo volto accattivante racconta una passione nata all’asilo e diventata una vocazione e una professione. Sicura, decisa, determinata? A volte il palcoscenico protegge più della vita. Donatella Barbagallo sarà in scena dall’11 al 14 dicembre al Piccolo Teatro Campo d’Arte di Roma con lo spettacolo “Erotomaniaci”, di cui è regista e protagonista.

Cominciamo dall'inizio: come nasce la sua passione per il teatro?
Da quando ero all’asilo! Mi sono accorta subito che trovavo il mio unico modo di comunicare, sia con gli adulti sia con i coetanei, nel salire su un palchetto e fare “la recita” di Natale o Pasqua (dov’ero sempre in prima fila e la prima a propormi). Per il resto ero abbastanza asociale e appartata, anche coi parenti. Ma quando toccava alla canzoncina o la poesiola diventavo la star!

Com'è cresciuta e come si è sviluppata questa passione?
La scintilla delle recite non si è mai spenta. Anche quando giocavo con le bambole, le doppiavo, facevo seguire loro una trama, scrivevo copioni, come in un film. Ai miei compleanni da ragazzina facevo girare ai miei invitati cortometraggi comici e il migliore vinceva un pezzo di dolce in più. Ma l’amore irreversibile l’ho scoperto al liceo, quando da sola, per sfuggire ad un interrogazione normale di filosofia, ho interpretato uno ad uno tutti i filosofi studiati fino ad allora, con tanto di caratteristiche fisiche differenti. Ed ebbi un tale successo che replicai per altri tre anni di seguito! Lì ho capito che il teatro era la mia strada. A 18 anni volevo entrare all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ma mi sono dovuto imbattere nello zoccolo duro dei miei genitori: troppo all’antica e iperprotettivi, non vollero mandarmi a Roma a seguire quello che chiamavano uno stupido sogno. Ed io, troppo fragile o ingenua al tempo, rinunciai, iscrivendomi a Storia dell’Arte a Firenze, continuando di nascosto a fare provini e spettacoli durante tutto il periodo dell’università.


L'intervista integrale su Saltinaria.it

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