Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces - Quirinetta (Roma)
Scritto da Ilaria Guidantoni Martedì, 15 Novembre 2016
Ore 22.30, Quirinetta, Via Marco Minghetti 5, Roma
No-Stop dal 5 al 10 novembre con i protagonisti della scena sperimentale internazionale dal jazz, all’elettronica, al modern classical con la direzione artistica di Viteculture. L'attenzione al suono, al suo scorrere e alle tante forme che le 7 note possono assumere, in una settimana di no-stop al Quirinetta di Roma dove dal 5 al 10 novembre sul palco si sono esibiti alcuni dei maggiori protagonisti della scena sperimentale internazionale contemporanea.
Il 5 novembre, il jazz riottoso e improvvisato dei canadesi BadBadNotGood per la prima volta in Italia (unica data italiana); il 6 novembre, le visioni sonore di Dorian Gray And Blaine (ex Tuxedomoon): l'elettronica mischiata alla psichedelia vintage; il 7 novembre, lo sperimentatore del ritmo Makaya McCraven; l’8 novembre, il piano continuo di Lubomyr Melnyk, pianista dalla storia avvincente; il 9 novembre, la fusione di elettronica e musica organica di Koop Oscar Orchestra; e il 10 novembre, l’indie newyorchese di Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces.
"Per questo novembre abbiamo deciso di mettere l'ascolto alla base di tutto" ha dichiarato il direttore artistico Mamo Giovenco, "per fermarsi e farsi rapire dal suono e trovarsi come fuoco di una prospettiva fatta di onde sonore e di intimità. La tecnica, la perfezione e l'imperfezione vengono sezionate e messe a nudo per essere così come sono, senza pozioni digitali".
Il 5 novembre, il jazz riottoso e improvvisato dei canadesi BadBadNotGood per la prima volta in Italia (unica data italiana); il 6 novembre, le visioni sonore di Dorian Gray And Blaine (ex Tuxedomoon): l'elettronica mischiata alla psichedelia vintage; il 7 novembre, lo sperimentatore del ritmo Makaya McCraven; l’8 novembre, il piano continuo di Lubomyr Melnyk, pianista dalla storia avvincente; il 9 novembre, la fusione di elettronica e musica organica di Koop Oscar Orchestra; e il 10 novembre, l’indie newyorchese di Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces.
"Per questo novembre abbiamo deciso di mettere l'ascolto alla base di tutto" ha dichiarato il direttore artistico Mamo Giovenco, "per fermarsi e farsi rapire dal suono e trovarsi come fuoco di una prospettiva fatta di onde sonore e di intimità. La tecnica, la perfezione e l'imperfezione vengono sezionate e messe a nudo per essere così come sono, senza pozioni digitali".
Un tuffo negli anni Settanta con l’ultima data, il 10 novembre, è dedicata alla newyorkese Eleanor Friedberger, la metà femminile dei Fiery Furnaces che torna in Italia per suonare dal vivo il nuovo album “New View”.
Appare quasi timida questa cantautrice statunitense nata a Oak Park, nell’Illinois, classe 1976. Si scherma con una vena di ironia, sottile, fragile e molto vintage nell’aspetto e nello stile. Musica rock con uno spirito country, un’aria nomade on the road da ritmi americani, non così metropolitani e frenetici come suggerirebbe la provenienza.
Lo stile è un’icona del passato ma più composta, addolcita dal tempo, senza la frenesia dirompente e anche l’energia dissacrante di quegli anni.
Appare quasi timida questa cantautrice statunitense nata a Oak Park, nell’Illinois, classe 1976. Si scherma con una vena di ironia, sottile, fragile e molto vintage nell’aspetto e nello stile. Musica rock con uno spirito country, un’aria nomade on the road da ritmi americani, non così metropolitani e frenetici come suggerirebbe la provenienza.
Lo stile è un’icona del passato ma più composta, addolcita dal tempo, senza la frenesia dirompente e anche l’energia dissacrante di quegli anni.
Per una lettura completa: http://www.saltinaria.it/live-reports-concerti/live-reports/eleanor-friedberger-la-meta-femminile-dei-fiery-furnaces-quirinetta-live-report.html
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