“Morus nigra” - Roberto Kusterle in mostra a Pietrasanta, (Galleria Barbara Paci)
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 30 Luglio 2016
Fotografo e artista goriziano che lavora con una nota noir sulla corrispondenza tra corpo umano e natura, in sintonia con il ciclo delle stagioni. Le sue opere pur avvalendosi delle tecnologie riportano alla pittura rinascimentale, a suggestioni barocche, con una nuance espressionistica e una sensualità che è insieme struggente e torbida.
Il titolo della mostra, morus nigra, rimanda all’albero del gelso, simbolo della vita agreste friulana, legata alle origini di Roberto Kusterle, nato nel 1948 a Gorizia dove vive e lavora. L’esposizione è articolata in quattro cicli che rispondono alle quattro stagioni in un percorso che parte con la sezione “morfologia”, simbolo dell’inverno. Qui sono raccolte le immagini di tronchi d’albero, ricostruiti a partire da foto di parti di tronchi poi riassemblate per dare il senso di accoglienza, di monconi di vita ma anche di accoglienza con le cavità che si affacciano sulla corteccia. Sono immagini nelle quali il realismo nato da uno sguardo implacabile e indagatore si combina con una suggestione surreale e antropomorfa in un mondo giocato sulle corrispondenze: la dimensione onirica emerge nella sezione “Aurora” che mima l’affacciarsi della primavera quando sui tronchi compaiono dei focus, luci e campiture luminose, quasi scintille di vita.