Umberto Boccioni (1882-1916): Genio e Memoria – Palazzo Reale (Milano)
Scritto da Ilaria Guidantoni Mercoledì, 20 Aprile 2016
Dal 23 marzo al 10 luglio 2016
Mostra importante, articolata in numerose sezioni con percorsi intrecciati, in omaggio al centenario dalla morte di un personaggio simbolo del Futurismo e della pittura italiana del Novecento. Selezione accurata di opere molto note e con qualche innovazione negli accostamenti e nella ricerca delle fonti della formazione ed influenze dal simbolismo alla grafica.
Una mostra interamente dedicata a Umberto Boccioni, grande artista del Futurismo e indiscusso protagonista dell’Avanguardia italiana a 100 anni dalla morte. Nel Cortile di Palazzo Reale l’installazione visiva e sonora di Attilio Stocchi realizzata da Kartell, “Vermiglia” dedicata a Boccioni e al suo cavallo, l’horse power, quale simbolo di potenza e dinamicità. In tal modo Milano non diventa più città di contenitori, edifici, cortili, fabbriche ma luogo laboratorio, città aperta di sperimentazione e viaggio.
La soluzione di Umberto Boccioni nel rappresentare visivamente il movimento e le sua ricerca sul rapporto tra oggetto e spazio ha influenzato fortemente le sorti della pittura e della scultura del XXI secolo. L’esposizione è un’occasione unica per scoprire i più importanti dipinti e sculture dell’artista, che per gli appassionati di arte sono stati già molte volte in mostra – come “Romanzo di una cucitrice”, “Tre donne”, studi sulla Madre, “Antigrazioso” e ancora le periferie milanesi - ma anche dei principali protagonisti della cultura a lui contemporanea, insieme ad un’eccezionale selezione di 60 disegni di Boccioni provenienti dal Castello Sforzesco di Milano. Ricca di novità, la mostra racconta il percorso artistico di Boccioni, la sua fama internazionale e la sua attività milanese, alla luce anche di inediti documenti riemersi. Frutto di un progetto di ricerca curato dal Gabinetto dei Disegni della Soprintendenza del Castello Sforzesco, la mostra è prodotta e organizzata da Castello Sforzesco, Museo del Novecento e Palazzo Reale con la casa editrice Electa, e presenta circa 280 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti. Interessante a mio parere la sottolineatura nella prima parte del percorso della vicinanza con il Simbolismo di Gaetano Previati e Giovanni Segantini ad esempio e con la grafica internazionale che nel primo Novecento si è esercitata sui temi pubblicitari.
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