Tor di IX, dall’officina l’ossigeno per il teatro. A passeggio con Francesca Romana Miceli Picardi
Scritto da Ilaria Guidantoni Sabato, 25 Febbraio 2017
A teatro ci siamo conosciute, quindi ritrovate e poi tornate in questa passeggiata romana. Ho incontrato Francesca Romana Miceli Picardi nella sua terra, la Calabria, a Castrovillari, in occasione dell’edizione 2016 del Calabbria Teatro Festival dove è stata presente come regista e interprete di “Scompaio” (recensito su queste pagine). Quando le ho chiesto quale teatro di Roma avesse voluto raccontarmi, non ha avuto dubbio nel portarmi al Tor di IX che nasce ed è da sempre un Teatro, conosciuto anche come Sala Pirandello, e porta il nome di uno dei più importanti teatri romani distrutto nel 1889 che era conosciuto anche come Teatro Apollo-Tordinona. Nasce, mi ha raccontato, dalla demolizione di edifici pregressi di case popolari e acquista la sua notorietà grazie a Renato Giordano, regista e direttore artistico del teatro. A lui si devono infatti la regia e la presenza nel teatro di spettacoli come “Spoon River” con Mariangela Melato e Michele Placido, ma anche “Satyricon” con Peppe Barra o il “Decamerone” con Albertazzi e Placido; e, ancora, “In Ricordo” con Catherine Deneuve e Michele Placido. La direzione del Tor di IX passa in mano ad Ulisse Benedetti subito dopo la chiusura del Teatro Colosseo allorchè il beat72, nato per volontà di Benedetti, si sposta appunto al Tor di IX.
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